23 aprile 2018

Quando mi capita di parlare della loro infanzia con i miei figli, ormai grandi e laureati, tutti e tre mi dicono che uno dei ricordi più belli è il momento in cui ogni sera, prima di metterli a letto, leggevo loro una fiaba o qualche pagina del libro che in quel momento avevamo scelto di condividere. Anche io lo ricordo come un momento magico in cui il libro che avevo fra le mani diventava lo strumento per avvicinarci in un’esperienza sola nostra.

 

 

La lettura ad alta voce consente ai bambini uno sviluppo più ricco da ogni punto di vista.

 

Alcune ricerche scientifiche dimostrano che leggere un libro ad alta voce ai bambini, iniziando quando già sono piccolissimi, favorisce il loro sviluppo complessivo dal punto di vista intellettivo, linguistico, emotivo, affettivo e relazionale con effetti significativi per tutta la vita adulta.

In altre parole, si ottiene un atteggiamento più disponibile e positivo verso l’apprendimento, la conoscenza, la cultura.

 

Sviluppare l’immaginazione e l’attitudine al “problem solving”

 

La lettura può rappresentare una palestra per allenare la mente. Leggere abitua infatti i bambini a pensare a situazioni diverse della propria quotidianità e, con l’aiuto della fantasia, ad immaginare quello che succederà. Mettendosi nei panni dei protagonisti iniziano a pensare a cosa potrebbero fare per risolvere i loro problemi.

 

Le parole nascono dalla mente

 

Attraverso la lettura, i bambini possono imparare parole nuove utilizzate in un determinato contesto e abituarsi ad esprimere sempre meglio le proprie idee. Dando un nome ai pensieri,i bambini li rafforzano nella propria mente, ne danno un significato più chiaro e permanente,li riconoscono e sono pronti a utilizzarli nelle esperienze di vita future, migliorando notevolmente le loro capacità di comunicazione verso il mondo esterno.

 

Più spazio all’emotività

 

Immedesimandosi nel protagonista del racconto, i bambini imparano a riconoscere le emozioni che provano e a dar loro un nome, e quindi a riconoscere e comunicare le proprie sensazioni quando gli capiterà di viverle. Si abitueranno a fare un collegamento fra parole come gioia,rabbia, paura, stupore e altri stati d’animo.
Attraverso la lettura di alcuni racconti si possono far comprendere ai bambini le emozioni che generano situazioni di vita particolarmente difficili come la solitudine e l’abbandono.
Le storie di protagonisti non reali attutiscono e rendono possibile la comprensione delle emozioni che queste generano (angoscia, tristezza, disperazione) e preparano ad affrontare situazioni che purtroppo la vita ci presenta e che verrebbero vissute in maniera più traumatica se non se ne fosse mai sentito parlare e non fossero state elaborate a livello immaginario.

 

La lettura è una fonte preziosa da cui può nascere l’empatia.

La lettura, abituando il bambino ad immedesimarsi nei protagonisti non solo per le azioni che compiono ma anche per le emozioni che provano, farà nascere e crescere l’empatia, ovvero la capacità di mettersi nei panni degli altri e di comprendere le loro emozioni.

 

Leggete insieme per essere ancora più vicini

 

La lettura condivisa ha un effetto positivo sulla relazione genitori-figli, perché rappresenta un’occasione in cui mamma o papà staccano la spina per dedicarsi a loro. È un gesto d’amore, un’esperienza positiva e piacevole, che rafforza il legame e l’attaccamento sicuro. Lo si può fare stando seduti o sdraiati vicini, oppure tenendo il bimbo in braccio. È così che complicità emotiva ed intimità vengono rafforzate giorno dopo giorno, regalando tenerezza, benessere e serenità a genitori e bambini.