19 novembre 2018

In autunno, divertimento, libertà, stupore e natura convivono sotto lo spettacolo di un museo a cielo aperto di querce, noccioli e castagni. Un’atmosfera speciale che esalta il tepore di questa stagione.

A ottobre il terreno si ricopre di tantissimi ricci pungenti, il paesaggio si trasforma e i colori cambiano! Eppure spesso ci perdiamo tutta la magia di questa meravigliosa stagione: compriamo le castagne al mercato o già direttamente arrostite, quando invece potremmo divertirci e raccoglierle nel bosco insieme ai nostri piccoli.

Una gita fuori porta può aiutare a diminuire lo stress e ritrovare l’armonia interiore,
perché non si tratta solo di fare due passi nel bosco! Nell’andare alla ricerca di castagne c’è anche l’importante elemento socializzante e ludico della competizione.
E chi riempie più cestini, non solo porta a casa il bottino più ricco, ma anche tanto entusiasmo in più.

Un luogo che noi abbiamo nel cuore da sempre è L’Oasi Zegna, un parco naturale ad accesso libero nel bel mezzo delle Alpi Biellesi: qui il bosco ci ricorda che la meraviglia non è un punto di vista, ma qualcosa di reale e oggettivo. Visitarlo anche quando la stagione delle castagne è terminata diventa l’occasione per ammirare scorci e panorami nella loro veste forse più poetica.

Divertendosi, correndo, osservando, sperimentando e toccando con mano, ai bambini è bastato poco per disegnare un quadretto perfetto. Hanno stanato le castagne nel sottobosco, smuovendo i ricci con gli scarponcini, come se ogni volta fosse addirittura una magia. E di questo si tratta, peccato che agli occhi ormai disincantati degli adulti queste magie sfuggano o non sembrino più giochi così speciali.

Si sono emozionati a danzare su un prato di nocciole, come se fossero biglie ridendo a più non posso. Insieme abbiamo addirittura trascorso qualche momento in silenzio. Un silenzio buono, che abbraccia e ti fa compagnia, interrotto solo dalla gioia di aver trovato la castagna più grande.

E come dare torto ai bambini che, con poche cose, hanno trovato la chiave per chiudere fuori il resto del mondo?

Ce ne andiamo promettendo al bosco che torneremo non appena possibile, perché solo permettendo ai bambini di vivere e conoscere la natura, avremo degli adulti in grado di rispettarla. Il bosco, oltre alle castagne che cuoceremo presto, ci ha insegnato ad amare quel mondo lento e ovattato, così distante dalle corse interminabili di città, alle quali siamo abituati.

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